Test di frammentazione del DNA degli spermatozoi: quando si fa?

 

Quando ha senso fare il test di frammentazione del DNA spermatico?

Un fattore maschile si riscontra in circa il 35-40% delle coppie infertili. Tra le potenziali ed ancora discusse cause di infertilità maschile vi è l’integrità del DNA nel nucleo degli spermatozoi maturi.

 

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L’integrità del DNA spermatico, un corretto assemblaggio di DNA, l’assenza di microdelezioni cromosomiche sono tutti fattori fondamentali per una buona e corretta fertilizzazione degli ovociti e la successiva crescita di embrioni vitali.

Sebbene un danno al DNA spermatico possa essere riscontrato anche nel 10% degli uomini con un liquido seminale normale, sappiamo che negli uomini con parametri seminali fortemente alterati la percentuale di problemi al DNA risulta essere maggiore, cioè intorno al 25%.

I test che studiano la frammentazione dovrebbero rappresentare, in alcuni casi, un buon complemento ad uno spermiogramma, contribuendo a meglio capire una delle possibili cause che scatenano un’infertilità e quindi permettere di dare indicazioni terapeutiche più mirate.

E’ stato visto infatti che alcuni liquidi seminali, con un alto grado di frammentazione del DNA, hanno una probabilità più ridotta di fertilizzare un ovocita utilizzando le usuali tecniche di riproduzione assistita.

I fattori clinici che possono determinare un danno al DNA negli spermatozoi sono molteplici:

1) difetti nell’organizzazione della cromatina durante la spermiogenesi;

2) attivazione dell’apoptosi, cioè della morte cellulare programmata, nelle cellule spermatiche;

3) aumento dell’ossidazione e di specie reattive dell’ossigeno nel liquido seminale;

4) stati infiammatori, febbri alte e infezioni (Chlamydia Trachomatis e Mycoplasma);

5) esposizione a tossine ambientali e/o ad alte temperature;

6) sovrappeso e alti livelli di insulina;

7) chemio e/o radioterapia;

8) fumo di sigarette ed uso di alcune droghe;

9) età.

I test di frammentazione del DNA risultano pertanto indicati in questi casi:

-infertilità idiopatiche, cioè senza cause conosciute,
-ripetuti fallimenti di cicli riproduttivi,
-sviluppi embrionali anomali,
-aborti ripetuti
-Nel tempo sono stati messi a punto diversi test per la valutazione dell’integrità della cromatina e del DNA spermatico.

Molto utilizzato oggi è l’Halosperm kit-Halotech test che è in grado di valutare la frammentazione del DNA degli spermatozoi anche in presenza di rotture o lesioni parziali.

La valutazione viene eseguita su 500 gameti e la soglia di criticità è il 30% di spermatozoi con DNA frammentato oltre la quale la fertilizzazione dell’ovocita è più difficile e, nel caso avvenga, è più alta la possibilità di un embrione non vitale con difficoltà di attecchimento o quindi di un aborto precoce.

Altre informazioni:

medicitalia.it/minforma/Andrologia/660/Miti-e-realta-sul-maschio-infertile

medicitalia.it/minforma/Ginecologia-e-ostetricia/214/Stile-di-vita-ed-infertilita